Mi chiamo Carola Ruggeri, abito a Ferrara, ho 53 anni e un figlio di 21, studente.
Mi sono diplomata al Liceo Linguistico Sperimentale. Dopo il diploma mi sono iscritta al corso di
Scienze Politiche presso l’Università di Bologna ma nonostante mi mancassero pochi esami non
sono riuscita a laurearmi perché ho avuto la necessità di lavorare. Comunque non è detto che
prima o poi io non concluda il mio ciclo di studi.
Ho svolto molti lavori: a volte perché mi incuriosivano, altre volte perché ne avevo necessità. Ho
anche provato l’ebbrezza di aprire partita Iva qui in Italia, e francamente non so se ripeterei
l’esperienza…
Al lavoro ho sempre avuto a che fare con le persone, e questo mi ha permesso di sviluppare una
buona capacità di ascolto e tenere la mente aperta, perché dovevo entrare in sintonia con il cliente
(o utente, a seconda del lavoro che stavo svolgendo) sia italiano che straniero.
Sono una persona aperta alle nuove esperienze, curiosa, che ha le idee chiare su ciò che non vuole.
Da sempre sono nemica delle ingiustizie e difendo i più deboli, più o meno come Zorro. Scherzi a
parte, non mi piacciono le prepotenze e i soprusi, e se c’è una strada per tutelare i più deboli, per
quanto sia impervia, la percorro, consapevole delle difficoltà ma procedendo decisa verso la meta.
Il programma de La Comune di Ferrara mi ha non solo convinta, ma entusiasmata, perché contiene
tantissime istanze ignorate dalla politica dei partiti, istanze che vanno affrontate se non si vuole
soltanto occupare una poltrona, ma davvero si intende impegnarsi per il benessere della nostra
città. In LCF ho conosciuto un gruppo di cittadini realmente intenzionati a collaborare per far
rinascere Ferrara e, viste le diverse provenienze politiche, i punti di vista su ogni problematica
fanno sì che l’ottica sia più globale rispetto ad un partito politico tradizionale, in cui le decisioni
sono dettate dalla segreteria di partito. Questo è il vero senso di una Ferrara plurale e partecipata.
Questo, a mio parere, è il senso della politica al servizio del cittadino.