Skip to main content

La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Interpellanza sullo stato di attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), sul monitoraggio degli obiettivi e sulla correttezza e trasparenza dei dati, con particolare riferimento alla mappatura delle ciclabili, alla sicurezza stradale e alla partecipazione cittadina.

lunedì 16.06.2025

Premesso che:

• Il Consiglio Comunale di Ferrara ha deliberato l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
(PUMS) nel dicembre 2019;
• Il PUMS è uno strumento di pianificazione strategica che mira a migliorare la mobilità urbana, la qualità
dell’aria e la sicurezza stradale, con un orizzonte temporale decennale;
• Il PUMS definisce obiettivi specifici e macro-obiettivi da raggiungere in un orizzonte temporale di 10-15
anni, prevedendo una riduzione significativa dell’incidentalità stradale (50%) entro il 2030, con particolare
attenzione alle componenti deboli (bambini, anziani, pedoni, ciclisti), e l’adozione di una “Visione Zero
Morti” nel lungo periodo;
• Il PUMS prevede un sistema di monitoraggio degli obiettivi attraverso indicatori specifici, con monitoraggi
almeno ogni 2 anni e una revisione quinquennale più approfondita;
• Con interrogazione PG.n.15045 del 27 gennaio 2025, il Gruppo Consiliare “La Comune di Ferrara” ha
chiesto chiarimenti in merito allo stato di attuazione del PUMS, con particolare riferimento agli interventi
per la sicurezza stradale e al monitoraggio degli obiettivi.

Considerato che:

• Nella risposta dell’Assessore pervenuta in data 5 Maggio 2025 non è chiaro il progresso rispetto a specifici
target intermedi del 2022 previsti dal Piano, rendendo difficile valutare l’effettivo avanzamento verso
l’obiettivo di riduzione del 50% dell’incidentalità entro il 2030;

• I dati complessivi sull’incidentalità non sono disaggregati o collegati all’elenco specifico di “azioni”
previste dal PUMS e attuate dall’Amministrazione. Non è fornita una valutazione chiara dell’efficacia di
ciascun intervento, mancando del tutto il nesso causa-effetto tra gli interventi citati e l’incidentalità (es.
Zone 30, Speed Check, ampliamento rete ciclabile, attraversamenti rialzati), ovvero sulla riduzione specifica
degli incidenti o dei feriti, rendendo complessa la comprensione dell’impatto reale di ogni singola misura;

• L’Assessore dichiara che “È stato sviluppato un ‘Cruscotto di monitoraggio’, ovvero un sistema informatico
che consente di raccogliere, aggiornare e analizzare 110 indicatori basati su 112 dati provenienti da diverse
fonti” e che “È stato raggiunto un tasso di raccolta dati dell’80%”;

• Visto il tasso di raccolta dati dell’80% dichiarato per il “Cruscotto di monitoraggio” e il fatto che i dati
provengono in larga parte da fonti pubbliche (Istat, Regione, TPER, AMI, ARPAE, ACI, ecc.), sarebbe
opportuno che tali dati venissero opportunamente catalogati e messi a disposizione all’interno del portale
open data del Comune di Ferrara (https://dati.comune.fe.it/) di cui il Comune si è dotato dal 2021. Ciò
garantirebbe la libera consultabilità e scaricabilità da parte di chiunque, così come previsto dalla Direttiva
2019/1024 sull’open data e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico, dal Codice
dell’Amministrazione Digitale (CAD) e dal Piano Triennale per l’Informatica nella PA;

• Nella risposta dell’Assessore pervenuta in data 5 Maggio 2025 si dichiara che “ La rete ciclabile cittadina è
cresciuta significativamente, passando da 183 km nel 2019 a 223 km nel 2024. “ Considerato però che nella
mappatura disponibile on-line delle piste ciclabili sono indicati come ciclabili decine di chilometri e tratti di
strade che non sono affatto ciclabili, sono anzi strade senza alcuna protezione o segnaletica per pedoni o
ciclisti (esempio via Fabbri-via Bassa ecc. fino a Marrara, via del Melo, ecc.).

Interroga il Sindaco e la Giunta per sapere:

1. Come si relazionano i dati sulla sicurezza stradale presentati con gli obiettivi di breve periodo del
PUMS, in particolare quelli relativi al monitoraggio del 2022 e quali sono gli specifici indicatori e target per
ogni macro-obiettivo del PUMS per il prossimo biennio;

2. Se sono disponibili o verranno resi disponibili dati disaggregati che permettano di valutare l’impatto e
l’efficacia di ciascuna delle specifiche azioni intraprese per la sicurezza stradale (es. ampliamento Zone 30,
installazione Speed Check e Autovelox, crescita rete ciclabile, attraversamenti pedonali rialzati, progetti di
sicurezza scolastica, impianti semaforici intelligenti) sulla riduzione dell’incidentalità e, in particolare, degli
infortuni e dei decessi a carico delle utenze vulnerabili;

3. Se il Comune si sta interfacciando con Hera per ottenere i dati orari di numero transiti (conteggio) e
velocità veicoli (media e massima) registrati dai sensori installati negli impianti semaforici intelligenti (circa
50) presenti sul territorio comunale e quali dati di flusso sono stati raccolti;

4. Chiarimenti sullo stato attuale e la piena operatività del “Cruscotto di monitoraggio”. In particolare, se
ha subito o sta subendo problematiche tecniche (ad esempio in seguito al pesante attacco hacker di luglio
2023), specificando le misure adottate per la sua piena funzionalità;

5. Quali siano i tempi e le modalità con cui l’Amministrazione intenda garantire la piena trasparenza e
accessibilità dei dati raccolti tramite il “Cruscotto di monitoraggio”, provvedendo alla loro sistematizzazione
e pubblicazione sul portale open data del Comune di Ferrara (dati.comune.fe.it), in conformità con gli
obblighi normativi in materia di trasparenza e accessibilità dei dati pubblici (Direttiva 2019/1024, Codice
dell’Amministrazione Digitale, Piano Triennale per l’Informatica nella PA);

6. Quale è il criterio per cui tratti di strada, anche molto ampi, come il collegamento tra Ferrara e San
Nicolò, sono classificati come ciclabili nonostante siano percorsi oggettivamente pericolosi per i ciclisti
senza alcuna infrastruttura o segnaletica ciclabile.

La risposta dell’assessore Stefano Vita Finzi Zalman

Rassegna stampa

Immagini