La Comune di Ferrara sulla Festa Internazionale delle Famiglie 2025
Il Gruppo Consiliare La Comune di Ferrara pone al Sindaco e all’assessora Cristina Coletti una interrogazione riguardante la Festa Internazionale delle Famiglie 2025.
Premessa:
La Festa Internazionale delle Famiglie, che si celebra il 15 maggio, è vista come un’occasione importante per aiutare le famiglie a stare bene, sostenere i genitori nel loro ruolo e dare valore a chi nel territorio si occupa di educazione.
Di solito, a Ferrara, l’organizzazione della Festa delle Famiglie (che in passato si chiamava anche Famiglie in Festa o Piazza Aperta) avveniva in collaborazione con i servizi del Comune dedicati alle famiglie e ai bambini i Centri per le Famiglie (CpF) e i Centri Bambini e Famiglie (CBF), servizi che hanno una lunga esperienza e capacità in campo educativo e sociale.
Nelle edizioni passate hanno partecipato attivamente associazioni importanti del territorio che da tanti anni si dedicano ai diritti dei bambini, come il CIRCI.
Questo grazie all’aiuto volontario di tante persone, anche molto giovani (la Banda Pelleossa), che gestivano ad esempio uno spazio per i bambini (‘Kinder Cafè’), imparando in pratica cosa significa partecipare attivamente alla vita della città.
C’erano anche banchetti con giochi e libri usati gestiti direttamente dai bambini delle scuole della zona, che prenotavano il loro spazio (mercato della coperta). Parte del ricavato delle vendite finanziava il BiBlù, un autobus/biblioteca per i piccoli ricoverati nei reparti di pediatria dell’ospedale Sant’ Anna, oggi dimesso.
C’era anche un punto dove trovare informazioni su cosa offre la città alle famiglie l’InformaCittà.
Tutti esempi di una grande attenzione agli aspetti pedagogici insiti nell’iniziativa e applicati nel processo di co-progettazione dell’evento.
Situazione attuale (2025):
Con un atto del Comune del 17 aprile 2025 (determinazione dirigenziale n. 811), l’organizzazione completa della Festa delle Famiglie 2025 è stata data all’agenzia Studio Borsetti Srl.
Per questo servizio, il Comune ha speso in totale 48.800 euro (IVA compresa).
La festa si è tenuta il 14, 15 e 16 maggio in Piazza XXIV Maggio.
L’evento ha offerto attività ricreative, spettacoli, distribuzione di gadget e merende gratuite.
Tuttavia, non è risultato alcun coinvolgimento dei servizi comunali storici né delle associazioni educative del territorio che in passato hanno collaborato.
Non sembra che durante l’evento siano state date informazioni o volantini sui servizi pubblici per i genitori, come ad esempio le attività dei Centri per le Famiglie (CpF) e dei Centri Bambini e Famiglie (CBF).
Il gruppo consiliare “La Comune di Ferrara” rileva che:
- Eventi simili organizzati in anni precedenti sono stati caratterizzati da una forte partecipazione dei servizi educativi comunali e da un orientamento pedagogico ben definito, volto a promuovere la genitorialità positiva, l’inclusione, il protagonismo delle famiglie, la rete territoriale dei servizi e il volontariato giovanile.
- L’esclusione dei soggetti storicamente impegnati nel sostegno all’infanzia appare una scelta non coerente con le finalità stesse dell’iniziativa, né con gli indirizzi regionali e comunali in materia di politiche familiari.
Escludere chi da tanto tempo si occupa di aiutare i bambini e le famiglie non sembra in linea con l’obiettivo stesso della festa, né con le indicazioni della Regione e del Comune sulle politiche per le famiglie
Le domande rivolte all’Assessora competente sono quindi le seguenti:
1. Perché sono stati esclusi i Centri per le Famiglie (CpF) e i Centri Bambini e Famiglie (CBF) dall’organizzazione della Festa 2025?
2. È stato preparato un progetto che spieghi gli obiettivi educativi dell’evento? Se sì, questo progetto può essere mostrato al Consiglio comunale?
3. Perché non c’erano informazioni o volantini sui servizi del Comune per le famiglie durante la festa?
4. Come è stata scelta l’agenzia a cui è stata affidata l’organizzazione (Studio Borsetti Srl)? Sono state considerate altre possibilità, magari coinvolgendo le associazioni locali e i servizi del Comune?
5. Come sono stati spesi nel dettaglio i 48.800 euro (con IVA) per organizzare la festa? Si chiede di specificare quanto è costato ogni aspetto, come laboratori, spettacoli e materiale pubblicitario
6. L’Amministrazione pensa che sia giusto, considerando gli obiettivi che si è data (nelle Linee di Mandato e nel PIAO, che sono documenti di programmazione del Comune), dare l’organizzazione completa di una festa educativa per le famiglie a un’agenzia che non si occupa di educazione, senza usare le risorse pubbliche e le capacità che già ci sono in città?
7. Cosa intende fare l’Amministrazione in futuro per coinvolgere i servizi del Comune e le associazioni locali nell’organizzazione delle prossime Feste delle Famiglie?