La Comune di Ferrara sulla sicurezza climatica e sanitaria nella CRA “Ripagrande”
Premesso che
– nei giorni scorsi le temperature a Ferrara hanno raggiunto i 37–38°C, configurando un’ondata di calore prolungata. Secondo i dati climatologici comunali, regionali e ISPRA, eventi di questo tipo, a Ferrara, sono in aumento per frequenza, intensità e durata, a causa della mutazione climatica in atto;
– le ondate di calore rappresentano un fattore di rischio grave per persone affette da patologie cardiovascolari, neurologiche, respiratorie, renali e metaboliche, oltre che per gli anziani fragili e i soggetti in terapia farmacologica cronica;
– la Casa Residenza per Anziani “Ripagrande”, ubicata in via Ripagrande 5 a Ferrara, è una struttura di proprietà di ASP Ferrara, affidata in gestione alla cooperativa CIDAS;
– alcuni familiari di persone ricoverate nella struttura ci hanno contattato per esprimere disagio e preoccupazione in merito alle condizioni ambientali e alla tutela della salute degli anziani ospitati, segnalando in particolare il ricorso a condizionatori portatili collocati esclusivamente negli spazi comuni e il persistere di temperature non adeguate all’interno delle stanze private;
Considerato che
– Le linee guida della Regione Emilia-Romagna in materia di tutela degli anziani e gestione del rischio da ondate di calore (es. Piano Regionale di Sorveglianza e Intervento per le Ondate di Calore; indicazioni operative AUSL) indicano che nelle strutture residenziali per anziani vanno garantiti ambienti con temperature comprese tra i 24°C e i 26°C, assicurando una buona ventilazione e un adeguato grado di umidità, al fine di prevenire rischi per la salute e aggravamenti di patologie croniche;
– il Comune di Ferrara, in quanto socio pubblico di ASP Ferrara, ha una responsabilità politica e istituzionale sulla qualità e sicurezza dei servizi erogati alla cittadinanza, in particolare per le persone più fragili;
– la gestione in appalto del servizio non esime dall’obbligo, in capo all’ente pubblico, di vigilare sulle condizioni materiali e igienico-sanitarie all’interno delle strutture residenziali, e di attivare tempestivamente le necessarie misure correttive in caso di criticità;
Si interroga il Sindaco e l’Assessora competente per sapere:
1. se l’Amministrazione comunale, ASP e AUSL Ferrara abbiano verificato il rispetto delle linee guida regionali in materia di benessere termico – che indicano un range ottimale di temperatura compreso tra 24 e 26°C – e se siano disponibili rilevazioni puntuali delle temperature interne nei diversi ambienti della struttura durante i periodi di emergenza climatica;
2. quali siano, in base al capitolato d’appalto o agli atti di affidamento, gli obblighi contrattuali in capo al gestore CIDAS relativamente alla gestione del comfort termico e alla prevenzione dei rischi legati alle ondate di calore;
3. se l’Amministrazione intenda attivare o sollecitare presso ASP interventi strutturali o gestionali finalizzati a garantire condizioni di sicurezza climatica per gli ospiti della struttura, anche in previsione delle ulteriori ondate di calore attese nelle prossime settimane estive e negli anni a venire.