Nuovi impianti di biometano in provincia. E’ davvero una soluzione “sostenibile”?
I progetti per le nuove centrali di biometano destano molta preoccupazione, soprattutto perché riguardano un territorio dove ne sono in funzione già cinquanta.
Nonostante questo, è prevista la costruzione di tre ulteriori centrali: tra il Comune di Ferrara e quello di Vigarano Mainarda, a Villanova e a Gaibanella, dove sono state raccolte oltre quattrocento firme di cittadini che chiedono di essere informati.
Anna Zonari e i consiglieri di minoranza chiedono in che modo si intenda coinvolgere i cittadini/residenti e il Consiglio Comunale per poter analizzare in modo approfondito e partecipato gli aspetti tecnici del progetto di Vigarano Mainarda e le ricadute sull’intera collettività. Chiedono inoltre l’accesso agli atti per poter consultare l’invito alla Conferenza dei Servizi, e se in quella sede il Comune di Ferrara intenda allinearsi alle posizioni già ventilate dal Sindaco del Comune di Vigarano Mainarda, contrarie alla costruzione del nuovo impianto.
L’assessore Lodi ha risposto all’interpellanza in sede di Consiglio Comunale il 28 ottobre 2024: secondo il decreto 387/2003 art.12 l’impianto è considerato “opera di pubblica utilità indifferibile ed urgente” (guarda qui al minuto 41 ).
Per il progetto di Gaibanella, La Comune, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Gruppo Anselmo hanno interpellato il Sindaco e gli assessori competenti per sapere:
- a che punto sia l’iter del progetto di costruzione e gestione dell’impianto di biometano in località Gaibanella e quali valutazioni verranno fatte a salvaguardia del territorio riguardo a emissioni, traffico indotto, tutela del manto stradale e utilizzo del digestato (ossia il prodotto della fermentazione anaerobica di biomasse con liquami e/o letame di origine animale per la produzione di gas metano);
- se siano previste forme di coinvolgimento della cittadinanza e se ci sia la possibilità di presentare osservazioni scritte entro i sessanta giorni stabiliti dalla legge, in modo da garantire la partecipazione attiva e informata della comunità;
- se si intenda convocare una commissione congiunta ambiente-urbanistica, al fine di consentire ai Consiglieri di poter svolgere il loro compito di vigilanza e controllo ed esercitare il diritto di essere informati.
È stata inoltre fatta una terza interpellanza per il progetto di Villanova, di particolare importanza in quanto si ventila che sarà uno degli impianti più grandi non solo d’Italia, ma d’Europa!
Chi avrà la pazienza di leggere il documento potrà comprendere la complessità di questo iter e quante siano le zone grigie su cui è necessario fare chiarezza.
La minoranza ha chiesto la commissione congiunta tra urbanistica, ambiente e salute per poter approfondire i molteplici aspetti della questione ed esercitare la funzione di controllo e vigilanza, richiamando ancora una volta l’Amministrazione:
- ad adottare il principio di precauzione, secondo cui, in presenza di dubbi sull’esistenza di un potenziale rischio è necessario adottare una politica cautelativa;
- a servirsi di processi partecipativi: cittadine e cittadini hanno infatti pieno diritto di conoscere le conseguenze di certe scelte sulla qualità dell’aria e l’impatto ambientale su un territorio già saturo.