
Venti grandi alberi da abbattere lungo Rampari di San Rocco. La Comune di Ferrara chiede trasparenza e un Piano del Verde e della Biodiversità
L’imminente abbattimento di circa venti grandi alberi lungo i Rampari di San Rocco solleva serie preoccupazioni e spinge La Comune di Ferrara a chiedere massima trasparenza e, soprattutto, l’urgente necessità di programmazione e di processi partecipativi nella gestione del verde urbano.
L’intervento, motivato da un generico “accertato rischio stabilità” e “rischio caduta”, ha portato alla chiusura della ciclopedonale e dei parcheggi prospicienti la cittadella di San Rocco. Tuttavia, l’entità e la dimensione degli alberi coinvolti – alcuni con un diametro di quasi 60 cm – rendono indispensabile una chiarificazione dettagliata.
Come consigliera comunale de La Comune di Ferrara, lunedì presenterò una richiesta di accesso agli atti per chiedere:
• quali perizie tecniche giustificano l’intervento?
• sono stati messi in atto interventi di cura e prevenzione negli ultimi anni?
• sono state valutate alternative all’abbattimento?
Soprattutto: che idea di città abbiamo, se non interveniamo per tempo su 20 alberi maturi in un’area storica e strategica, in piena crisi climatica?
In un contesto di crisi climatica sempre più evidente, con un giugno classificato come “anomalia fuori scala” per le sue temperature estreme, l’eliminazione di alberi maturi in un’area storica e strategica della città è inaccettabile senza una valutazione trasparente e una programmazione a lungo termine che coinvolga attivamente la cittadinanza.
Gli alberi non sono semplici “arredi urbani”, bensì infrastrutture ecologiche essenziali. Essi assorbono CO2, forniscono ombra e rinfrescano l’aria, trattengono le polveri sottili, promuovono la biodiversità, riducono il rischio di allagamenti e l’inquinamento acustico. Tagliare alberi in città senza una visione chiara e risorse stabili è un grave errore strategico.
Da mesi, come La Comune di Ferrara, denunciamo la mancanza di un Piano del Verde e della Biodiversità.
Questo strumento, obbligatorio per i Comuni sopra i 15.000 abitanti, è fondamentale per una gestione lungimirante del patrimonio arboreo urbano. A marzo di quest’anno abbiamo inoltre contestato come nelle previsioni di spesa per interventi straordinari per il verde pubblico si fosse passati dai 1.427.061 € del 2024 a 0 € nel 2025.
Solo con una recente variazione di bilancio sono state inserite risorse per il settore.
L’abbattimento di questi grandi alberi, unito ad interventi urbanisticamente discutibili come la piazza dei Rampari di San Paolo, evidenzia una preoccupante mancanza di una visione d’insieme e di capacità nella gestione di questa complessità ambientale, vegetale e patrimoniale della nostra città.
È tempo che l’amministrazione riconosca il valore inestimabile del nostro patrimonio verde e adotti un approccio che metta al centro la partecipazione dei cittadini e degli esperti nella pianificazione e nelle decisioni che riguardano il futuro della nostra Ferrara.
La Comune di Ferrara ribadisce l’urgenza di una programmazione partecipativa e trasparente che coinvolga la comunità nelle decisioni cruciali riguardanti il verde urbano, garantendo un futuro sostenibile e resiliente per la città.