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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

“Vanno discusse le leggi di iniziativa popolare”


Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, l’ordine del giorno promosso da La Comune di Ferrara e Civica Anselmo per sollecitare la…

Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, l’ordine del giorno promosso da La Comune di Ferrara e Civica Anselmo per sollecitare la Regione Emilia Romagna ad avviare finalmente la discussione sulle quattro leggi di iniziativa popolare su acqua pubblica, rifiuti, energie rinnovabili e stop al consumo di suolo.

I consiglieri comunali Anna Zonari (La Comune) e Leonardo Fiorentini (Civica Anselmo) hanno presentato l’atto, che chiede alla Regione di rispettare i tempi previsti dalla normativa e dare voce alle oltre 7.000 cittadine e cittadini che hanno sottoscritto le proposte, depositate in Assemblea legislativa nel settembre 2022. Frutto di un lavoro collettivo promosso da Reca-er, Legambiente Emilia Romagna e numerose associazioni ambientaliste e comitati locali, le leggi — scritte in forma completa e normativa — sono rimaste bloccate da quasi tre anni.

Nonostante l’assegnazione alle Commissioni risalga al novembre 2022, la precedente legislatura si è chiusa senza discuterle. E la nuova, avviata nel 2025, non ha ancora aperto l’iter, sebbene i testi siano assegnati alla Commissione Ambiente dallo scorso febbraio. “Non si è chiesto al Consiglio di esprimersi sul merito — spiegano i promotori — ma di ribadire un principio fondamentale: che le istituzioni rispettino la legge e ascoltino chi lavora per il bene comune”.

Ora l’appello è al Sindaco e alla Giunta: serve un’azione concreta presso la Regione, anche tramite audizioni pubbliche. Perché la crisi climatica avanza, e la partecipazione democratica non può restare ferma. “Le leggi di iniziativa popolare – aggiunge la capogruppo Anna Zonari – in Regione, l’unico strumento normativo a disposizione di cittadini e organizzazioni per avanzare proposte autonome. Rimandare la discussione significa svuotare di senso la democrazia e disincentivare l’impegno civico”.

Pubblicato

16 Luglio 2025

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