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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Dalle polemiche su Bruce al concerto di Vasco: “Scelte impopolari? Ok, ma vanno spiegate”


Zonari (La Comune) sulla questione del parco urbano: “Contestazione sarebbe inappellabile”

Che il concerto di Vasco al parco urbano avrebbe diviso la città in una sorta di replica dell’effetto Bruce Springsteen – destinata a durare fino alla data dell’evento – era decisamente prevedibile. L’ennesima conferma è arrivata durante la presentazione delle attività svolte dal gruppo consiliare ‘La Comune’ con annessa anticipazione sulle prossime elezioni amministrative: occasione che fra i partecipanti è stata colta per sollecitare la capogruppo Anna Zonari a esporsi in merito.

“Eravamo nei comitati ‘Save the park’ di due anni fa” afferma la presidente del gruppo, a sottolineare come fosse una sostenitrice della prima ora molto precedente all’ultima campagna elettorale: “Abbiamo sempre difeso il parco urbano, che riteniamo debba conservare la vocazione naturalistica per cui è stato costruito. Il problema è il Pug (Piano Urbanistico Generale, ndr) adottato dalla giunta, che, per come è stato pensato, individua il parco urbano come spazio idoneo per ospitare eventi, perché destinato alla ricreatività”.

Dal punto di vista giuridico, dunque, un’eventuale contestazione “risulterebbe inappellabile – spiega Zonari -: l’unica potrebbe essere quella di natura culturale, legata alla tipologia di evento. L’abbiamo visto con Bruce Springsteen: fra il lavoro di montaggio e smontaggio delle impalcature, nonché la rimessa in sesto del parco stesso, alla fine è rimasto inagibile per due mesi, forse tre. Per non parlare dell’impatto ambientale”.

Fra le possibili soluzioni alternative, Zonari individua il Parco Sud: “Se n’era già parlato – prosegue – ma facendo uno studio attento credo si possano trovare anche altre soluzioni. Ciò che scandalizza – conclude, con un riferimento al Ferrara Summer Festival che non dà adito a interpretazioni – non è tanto la decisione di compiere scelte impopolari: ma queste vanno spiegate ed eventualmente ripensate, soprattutto quando i cittadini chiedono conto di disagi documentati e non isolati, arrivando ad essere costretti a raccogliere firme per petizioni. Mi sembra che queste decisioni siano prese sulla base di un turismo che cerca visibilità, ma non va a fondo alle questioni di chi la città la vive tutti i giorni”.

 

Pubblicato

24 Luglio 2025

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