La Nuova Ferrara: Si a una via intitolata a Craxi, PD astenuto – Gulinelli “Sgarbi, nessun conflitto di interessi”
In 7 mostre prestate 28 opere di Ferrara Arte, senza erogare compensi.
Una comunicazione del presidente, tre interrogazioni a risposta immediata, un’interpellanza, due deliberazioni e nove ordini del giorno e mozioni. Seduta prevedibilmente intensa, ieri, del Consiglio comunale, anche prima dell’interruzione per i ProPal.
Quindi niente esame della situazione Spal come da documento Pd.
Argomento sensibile la mozione per l’intitolazione di una via, piazza o luogo pubblico a Bettino Craxi.
È stata presentata da Francesco Levato (Forza Italia) col supporto di Fratelli d’Italia, Lega e consigliere Francesco
Rendine (Civica Fabbri). La mozione è passata con 10 sì, 16 astenuti (il gruppo Pd) e 4 no (Marchi, Zonari, Poli e Fiorentini). Spiega Levato: «Craxi è stato una figura rilevante come statista e intellettuale per diffondere libertà e democrazia. Senza trascurare la lotta al
terrorismo e il contrasto alle mafie». Davide Nanni spiega i motivi dell’astensione del Pd:
«Sono passati 25 anni dalla morte di Craxi, giusto ricordare uno dei leader più noti. Ma non va dimenticato fortemente odiato da una parte dell’opinione pubblica italiana. Uomo travolto dalle indagini “mani pulite” e che è fuggito in Tunisia per difendersi dai processi e non nei
processi. Ricordiamoci della corruzione diffusa e del finanziamento illecito dei partiti».
Un no secco giunge invece da Anna Zonari (la Comune): «La toponomastica è strumento potente per indirizzare la politica e la memoria collettiva. Craxi è una figura controversa e divisiva: pesa come un macigno la questione morale. Così che segnale di rinnovamento diamo?». E invece la mozione passa.
Attenzione successivamente indirizzata sul funzionamento delle poste di Ravalle: lo stabile deve essere ristrutturato. «Era un punto di riferimento per la comunità – spiega Francesco Rendine (Civica Fabbri) – se i lavori proseguiranno a lungo ci
sarà un grande disagio per i cittadini. Servono misure tampone». Sulle quali ha rassicurato l’assessora Cristina Coletti: «Abbiamo già avuto un incontro produttivo con i dirigenti di Poste Italiane, che ci hanno confermato la piena volontà di dare continuità al servizio. Terremo
monitorata la situazione».
Poi focus sull’interpellanza presentata da Zonari in merito a conflitto d’interessi tra la Fondazione Ferrara Arte ed il presidente Vittorio Sgarbi che è anche presidente della Fondazione Cavallini-Sgarbi: «Possono coesistere i due ruoli e quante opere
della Cavallini Sgarbi sono state esposte nelle proposte di Ferrara Arte? » è l’interrogativo. Le ha risposto Marco Gulinelli, assessore alla Cultura: «Le opere avute in prestito sono state 28, spalmate su 7 mostre. E non abbiamo erogato alcun compenso. Non c’è quindi mai stato un conflitto d’interessi».