Mobilità sostenibile a Ferrara: obiettivi ambiziosi, risultati incerti
Tra promesse e realtà, l’interrogazione di Anna Zonari (La Comune) mette in luce criticità e ritardi nell’attuazione del piano
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Nel dicembre 2019, il Consiglio Comunale di Ferrara ha approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), uno strumento strategico per migliorare la mobilità urbana, la qualità dell’aria e la sicurezza stradale. Il piano prevede obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030, tra cui una riduzione del 50% dell’incidentalità stradale, con particolare attenzione alle categorie vulnerabili come pedoni, ciclisti, bambini e anziani. Il Pums include interventi concreti, come la creazione di zone 30, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, la riqualificazione dei percorsi pedonali e ciclabili, e l’adozione di una “Visione Zero Morti” nel lungo periodo.
Nonostante le premesse, a cinque anni dall’approvazione del piano, sorgono interrogativi sullo stato di attuazione degli interventi e sul monitoraggio dei risultati. La presidente del Gruppo Consiliare La Comune di Ferrara, Anna Zonari, ha presentato un’interrogazione al sindaco e alla Giunta per ottenere chiarimenti in merito. Tra le domande principali figurano lo stato di avanzamento delle azioni previste, la frequenza e i risultati dei monitoraggi obbligatori, e le misure adottate per ridurre l’incidentalità stradale.
Un tema centrale dell’interrogazione riguarda i cosiddetti “punti neri” della rete stradale comunale, ovvero le aree con una maggiore incidenza di incidenti. Si chiede quali interventi siano stati programmati o realizzati per migliorare la sicurezza in queste zone e quali strumenti siano stati utilizzati per identificare le criticità. Inoltre, viene chiesto se sia stata garantita la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni di categoria nel processo di monitoraggio e attuazione degli interventi.
L’interrogazione pone anche l’accento sull’inclusione e sull’accessibilità, chiedendo se sia stato istituito il Disability Manager, figura prevista dal Pums per garantire il diritto alla mobilità delle persone con disabilità. La consigliera Zonari richiede dettagli sulle azioni intraprese da questa figura per promuovere un sistema di trasporti equo e sicuro.
Un ulteriore punto critico riguarda la trasparenza nell’utilizzo dei fondi destinati al Pums. Quanti dei finanziamenti stimati sono stati effettivamente spesi e come? Questa domanda si collega alla necessità di verificare se le risorse siano state impiegate in modo efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati.
L’interrogazione sollecita infine una visione chiara su come l’amministrazione intenda procedere per garantire il raggiungimento degli obiettivi del Pums nel breve, medio e lungo termine. La sicurezza stradale e la mobilità sostenibile sono temi centrali per la qualità della vita dei cittadini di Ferrara, e la risposta del sindaco e della Giunta sarà determinante per valutare l’impegno dell’amministrazione su questi fronti.