Piste ciclabili e sicurezza stradale, La Comune chiede chiarimenti sul Pums –
Chiesta la velocità dei veicoli registrati dai sensori negli “impianti semaforici intelligenti”
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Lo stato di attuazione del Piano urbano della mobilità sostenibile, fra monitoraggio degli obiettivi e dati relativi alle piste ciclabili, alla sicurezza stradale e alla partecipazione cittadina, è al centro di un’interrogazione da parte del Gruppo La Comune di Ferrara.
Un intervento accompagnato dalla premessa che “il Consiglio comunale di Ferrara ha deliberato l’approvazione del Piano urbano della mobilità sostenibile nel dicembre 2019”, che nell’interrogazione del 27 gennaio scorso il Gruppo consiliare La Comune di Ferrara ha chiesto chiarimenti in merito allo stato di attuazione del Pums, e che “i dati complessivi sull’incidentalità non sono disaggregati o collegati all’elenco specifico di ‘azioni’ previste dal Pums e attuate dall’Amministrazione”.
La consigliera di opposizione Anna Zonari ha evidenziato che inoltre “non è fornita una valutazione chiara dell’efficacia di ciascun intervento, mancando del tutto il nesso causa-effetto tra gli interventi citati e l’incidentalità (per esempio Zone 30, Speed Check, ampliamento rete ciclabile, attraversamenti rialzati), ovvero sulla riduzione specifica degli incidenti o dei feriti, rendendo complessa la comprensione dell’impatto reale di ogni singola misura”
Da qui a una serie di domande rivolte al sindaco e alla Giunta per sapere “come si relazionano i dati sulla sicurezza stradale presentati con gli obiettivi di breve periodo del Pums, in particolare quelli relativi al monitoraggio del 2022 e quali sono gli specifici indicatori e target per ogni macro-obiettivo del Pums per il prossimo biennio”, e “se sono disponibili o verranno resi disponibili dati disaggregati che permettano di valutare l’impatto e l’efficacia di ciascuna delle specifiche azioni intraprese per la sicurezza stradale sulla riduzione dell’incidentalità e, in particolare, degli infortuni e dei decessi a carico delle utenze vulnerabili”.
Un’ulteriore domanda ha riguardato la possibilità di sapere “se il Comune si sta interfacciando con Hera per ottenere i dati orari di numero transiti (conteggio) e velocità veicoli (media e massima) registrati dai sensori installati negli impianti semaforici intelligenti (circa 50) presenti sul territorio comunale e quali dati di flusso sono stati raccolti”.
La Comune ha chiesto anche “chiarimenti sullo stato attuale e la piena operatività del ‘Cruscotto di monitoraggio’. In particolare, se ha subito o sta subendo problematiche tecniche (ad esempio in seguito al pesante attacco hacker di luglio
2023), specificando le misure adottate per la sua piena funzionalità”, e “quali siano i tempi e le modalità con cui l’Amministrazione intenda garantire la piena trasparenza e accessibilità dei dati raccolti”, provvedendo “alla loro sistematizzazione e pubblicazione sul portale open data del Comune di Ferrara”.
Il Gruppo di minoranza ha concluso, chiedendo “quale è il criterio per cui tratti di strada, anche molto ampi, come il collegamento tra Ferrara e San Nicolò, sono classificati come ciclabili nonostante siano percorsi oggettivamente pericolosi per i ciclisti senza alcuna infrastruttura o segnaletica ciclabile”.