Scorrette le parole dell’assessore Fornasini
Durante la Commissione consiliare sul tema dell’assestamento generale del bilancio 2025-2027 e della salvaguardia degli equilibri, ho chiesto all’assessore Matteo Foransini un chiarimento su una
frase tecnica contenuta nella nota del Collegio dei Revisori dei Conti del 22 luglio 2025. La frase in questione – riportata nel verbale con oggetto Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale di bilancio 2025/2027, relativo alla proposta di Delibera di Consiglio Comunale 114-2025 – recita:
“La documentazione di spesa caricata su ReGiS risulta perlopiù in linea con la spesa effettiva, ancorché con uno scarto temporale di due mesi circa, che il ridetto architetto ha definito cronico ed incomprimibile e che pure questo Collegio ha verificato essere tale.”
Una frase che, a mio avviso, meritava un approfondimento chiaro, proprio per comprendere la natura di quello scarto temporale definito dai Revisori “cronico ed incomprimibile”.
Avrebbe potuto fornire serenamente una risposta tecnica il vicesegretario Bonaldo, come infatti ha fatto poco dopo. Ma l’assessore, invece di cogliere l’occasione per chiarire, ha ritenuto opportuno utilizzare quel momento per rivolgere a me un’insinuazione gravissima, con toni che nulla hanno a che vedere con il rispetto istituzionale e con il confronto democratico.
Ha affermato:
“La mia sensazione è che quasi quasi lei gufi affinchè questa Amministrazione perda soldi perchè arriva lunga sul PNRR… se lei smentisce che tifa contro questa Amministrazione e contro la città affinché si arrivi in ritardo con la predisposizione degli atti e con il cronoprogramma del PNRR io sono ben contento di essere smentito.”
Trovo questo intervento non solo scorretto, ma profondamente lesivo del mio ruolo e del mio impegno. È inaccettabile che un assessore utilizzi una commissione consiliare per insinuare che una consigliera comunale “tifi contro la città” o “gufi” perché i fondi del PNRR vadano persi. È un’accusa grave, che travalica i confini del confronto politico e che offende il rispetto dovuto a ogni rappresentante eletto dalle cittadine e dai cittadini.
Non sono io a dover smentire un’accusa infondata. È l’assessore che dovrebbe chiedere pubblicamente scusa per il tono usato e per il tentativo di delegittimare il lavoro di controllo che ogni consigliera e consigliere ha il dovere di svolgere.
Non è questo il modo di fare politica che mi appartiene. Io faccio domande, entro nel merito dei documenti, esercito con serietà e determinazione il mio mandato. E continuerò a farlo, anche quando la risposta è il nervosismo o il sospetto.
Nel merito, voglio ricordare che le mie preoccupazioni sul cronoprogramma PNRR non erano frutto di allarmismo, ma erano già state certificate da precedenti verbali del Collegio dei Revisori.
E ora, con questa ulteriore nota, gli stessi Revisori confermano che lo scarto temporale di circa due mesi è “cronico ed incomprimibile” – nonostante si sia riusciti a riallineare le rendicontazioni. Anche questa è una forma di trasparenza: non negare le difficoltà, ma riconoscerle per tempo.
Il mio dovere è vigilare, controllare, porre domande. Non “gufare”. E continuerò a farlo, nell’interesse della città.
Anna Zonari
PG140984_2025_Richiesta scuse formali da parte ass- Fornasini