Il libro di Rodrigo Nunes, Né orizzontale né verticale. Una teoria dell’organizzazione politica, propone una riflessione radicale sul modo di costruire azione collettiva e partecipazione.

Oltre la vecchia dicotomia tra modelli verticali (gerarchici, diretti dall’alto) e orizzontali (assembleari, diffusi), Nunes suggerisce la strada dell’ecologia organizzativa, dove la politica è vista come un sistema vivente di relazioni, capace di adattarsi, apprendere e rigenerarsi.

Ogni movimento, ogni comunità, è un intreccio di forze diverse: singoli cittadini, associazioni, reti informali, gruppi locali, media e istituzioni. L’efficacia politica non nasce dall’uniformità, ma dalla capacità di far dialogare le differenze, di tenere insieme autonomia e cooperazione, spontaneità e struttura.

Per La Comune di Ferrara, questa prospettiva rappresenta un riferimento concreto.

Come lista civica non vogliamo diventare un partito gerarchico, né rimanere movimento disperso, ma essere una rete viva, radicata nei quartieri e orientata all’ascolto: Nunes la definisce come azione distribuita.

Il metodo che abbiamo scelto – generare interesse, amplificarlo e trasmetterlo – rispecchia in qualche modo l’idea dell’autore che l’organizzazione sia un pharmakon: una cura o un veleno, a seconda della dose.

Noi proviamo a usare l’organizzazione per farne uno strumento consapevole: dopotutto “organizzarsi è l’unico modo per permettere a chi non ha potere di espandere la propria capacità di agire in un mondo attraversato da enormi diseguaglianze e oppressioni.”

Pensare “né orizzontale né verticale” significa immaginare una politica gentile, intelligente e relazionale, capace di crescere come un ecosistema.

Una politica che non impone, ma connette; che non divide, ma moltiplica.

Un modello utile a chi, come La Comune di Ferrara, crede che il cambiamento non vada imposto dall’alto né frammentato in basso, ma costruito insieme, nello spazio vivo delle relazioni umane.