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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Le immagini fantascientifiche che stai vedendo in alcune pagine di questo sito sono in gran parte prodotte con intelligenza artificiale e non rappresentano un programma. Vuoi che sia la tua fantasia a disegnare il futuro della città? Partecipa anche tu alle attività de “La Comune di Ferrara”. Sostituiremo nel tempo le immagini artificiali con scatti reali delle attività sviluppate dal nostro gruppo.

Cultura e lavoro, un’utopia diventata realtà

A quasi dieci anni dal lancio di quella visione che all’epoca fu tacciata da molti come utopica e che poi ha cambiato realmente la nostra città, possiamo dire che oggi – settembre 2033 – Ferrara è diventata un’isola felice anche per il comparto dei lavoratori dello spettacolo. Storicamente abituati ad una vita di precarietà, di lavoro sottopagato, di volontarismo, attraverso una visionaria ma ben precisa strategia, i lavoratori del settore culturale qui beneficiano di un vero e proprio indotto, che facilita, struttura e prospettivizza le loro relazioni lavorative. Come è stato possibile? Lo chiediamo all’attuale assessore alla Cultura di Ferrara: <<Ci sono stati almeno tre passaggi chiave: il lancio del Tavolo permanente di coordinamento con le Associazioni Culturali del territorio con la successiva creazione di IFER, l’attivazione del Sistema di Residenze Artistiche Integrate, la nascita di Ferrara Città Laboratorio. Il Tavolo permanente di coordinamento è stato uno strumento utile per la conoscenza e il monitoraggio delle Associazioni presenti sul territorio, delle loro competenze e dei loro bisogni. Successivamente il coordinamento del Tavolo è stato assunto da IFER (Istituzione Ferrarese per un’Educazione Responsabile), un ente strumentale del Comune di Ferrara che abbiamo fondato per agevolare la creazione di una rete e far dialogare tra loro tutti i diversi soggetti del sistema educativo e culturale. L’IFER si è poi occupato della ricerca di fondi e della promozione dei bandi di finanziamento. In questa articolazione di proposte e iniziative nate dal e per il territorio, un ruolo centrale lo ha svolto uno dei progetti nati in seno ad IFER: il Sistema di Residenze Artistiche Integrate della Città di Ferrara. Sottolineo che la residenza artistica è una modalità di ospitalità degli artisti che abbandona il classico schema dell’evento a data secca, per offrire al pubblico e agli artisti tempi più dilatati e, almeno qui a Ferrara, spazi diffusi. Non a caso veniva usata soprattutto nel campo della ricerca artistica. In questo modo i cittadini sono potuti entrare in contatto con le avanguardie artistiche internazionali, nel campo delle arti visive, della musica, delle arti sceniche. La cosa sorprendente è stato vedere come questo sistema funzionasse attraverso livelli successivi di contagio, un contagio delle arti che mano a mano ha permeato il tessuto di Ferrara. Gli artisti, infatti, erano chiamati a dialogare con il territorio e lo hanno fatto offrendo opere site specific, personali dei propri lavori, laboratori artistici di formazione. Una volta iniziato il processo, poi, ha funzionato quasi autonomamente e Ferrara è tornata ad essere un territorio dove l’arte si produce e si respira. Il superamento, poi, della visione che vedeva l’arte, e la fruizione della stessa, relegata negli “spazi culturali” a favore di un processo di produzione e di fruizione diffuso è stato necessario per la nascita di quella che adesso chiamiamo Ferrara Città Laboratorio, un modello di sviluppo integrato con quello di Ferrara Città Campus, in cui l’Università che è servita come necessario volano di sviluppo e come attore di ri-generazione urbana in dialogo con l’amministrazione pubblica. Questi i principali passaggi che, nel corso di dieci anni, hanno contribuito a migliorare la vita, dei lavoratori ferraresi non c’è dubbio, ma soprattutto dei cittadini. Ed è anche questo che rende la Ferrara che conosciamo, il luogo in cui è desiderabile vivere.>>

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